BERE SE STESSI
COLLEZIONE DEI BICCHIERI DI VETRO

Creare la collezione è come creare la musica, ci sono due tipi di musica, uno è materiale l’altro invece è immateriale, ma entrambi hanno uno spirito fatto di armonia, compatibilità e ritmo.
«L’uomo è lo specchio riflettente dell’esistenza.»
Il tutto confluisce ad un concetto di contenere e contenitore.
La riflessione e la trasparenza insieme possono essere manipolate perché agiscono come vero e proprio elemento narrativo, producono rappresentazioni, storie o eventi, orientano l’azione, stimolano i comportamenti.
«...La tua riflessione sta al fondo del bicchiere e ora sei tutta per me. Ti vedo brillando che stai dentro un perimetro trasparente sulla riflesso del vino.
Vorrei berti; vorrei berti con tutta l’atmosfera che brilla nel bicchiere e dopo io avrò con me questo preciso instante. Così io e te saremo uniti e ci saremo raggiunti. Come quando una goccia d’acqua giunge il mare e dopo all’improvviso diventa il mare.»
«...Sarebbe interessante guardare nel fondo di un bicchiere e ritrovare l’altra parte del sé. Un’oggetto che oltre la sua utilità, consegni una funzione “terapeutica” che aiutasse la gente a vivere, sollecitando con la loro presenza la percezione che ognuno può avere della proprio esistenza.
L’io davanti al sé, nel fondo di un bicchiere.»
«Si può guardare all’interno del bicchiere e lasciarsi andare nel fondo di bicchiere oppure guardarsi nella riflessione sulla superfice della bevanda. Si può ricevere delle sensazioni tenendolo in mano. Per la sua forma, la sua curvatura, la sua texture o il suo colore. Possiamo provare i diversi sentimenti.»
BERE SE STESSI, BERE LA REALTÀ
Bere se stessi
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