“ImmaginaDÍ”
Ogni lunedì un’immagine e la sua storia.
Oggi è il turno di:
S-connessi
(matita su carta, 61x83 cm, 2023)
(matita su carta, 61x83 cm, 2023)
Hikikomori in giapponese significa “stare in disparte”.
Sono più di 50 mila in Italia gli isolati sociali e il conteggio resta approssimativo.
Un problema silenzioso, che non fa rumore, che non turba le coscienze. Un problema pulito, impercettibile, nascosto al sicuro tra le mura di casa.
In quest’opera il bianco pulito della carta è preponderante. I soggetti sono realizzati attraverso la tecnica del tratteggio, utilizzando matite secche e grasse alleggerite dall’uso delicato della gomma pane. Silenziose, in grigio, le case si stagliano nel vuoto; una piccola luce gialla alla finestra, è l’unica nota di colore.
Viste da lontano la loro estetica appare perfetta, la loro forma diversa e piccola, in questa visione prospettica dall’alto, ricorda la realtà simulata di un videogioco. Guardando da vicino, le singole case appaiono particolari e ricercate: reali. Queste infatti sono ispirate ad edifici realmente esistenti, appartenenti a diverse città di tutto il mondo.
Osservando l’immagine nella sua completezza, si percepisce un senso di disagio che affiora dal bianco e dall’imperfezione della composizione. Le case che da sinistra sembrano riempire in modo armonioso la superficie, diventano più rade e disordinate a destra. L’immagine segue il percorso visivo di una sezione aurea, distruggendola nel suo nucleo. La composizione, volutamente irregolare, fa insorgere nello spettatore un senso di fastidio, di incompleto e di confuso.
Sono più di 50 mila in Italia gli isolati sociali e il conteggio resta approssimativo.
Un problema silenzioso, che non fa rumore, che non turba le coscienze. Un problema pulito, impercettibile, nascosto al sicuro tra le mura di casa.
In quest’opera il bianco pulito della carta è preponderante. I soggetti sono realizzati attraverso la tecnica del tratteggio, utilizzando matite secche e grasse alleggerite dall’uso delicato della gomma pane. Silenziose, in grigio, le case si stagliano nel vuoto; una piccola luce gialla alla finestra, è l’unica nota di colore.
Viste da lontano la loro estetica appare perfetta, la loro forma diversa e piccola, in questa visione prospettica dall’alto, ricorda la realtà simulata di un videogioco. Guardando da vicino, le singole case appaiono particolari e ricercate: reali. Queste infatti sono ispirate ad edifici realmente esistenti, appartenenti a diverse città di tutto il mondo.
Osservando l’immagine nella sua completezza, si percepisce un senso di disagio che affiora dal bianco e dall’imperfezione della composizione. Le case che da sinistra sembrano riempire in modo armonioso la superficie, diventano più rade e disordinate a destra. L’immagine segue il percorso visivo di una sezione aurea, distruggendola nel suo nucleo. La composizione, volutamente irregolare, fa insorgere nello spettatore un senso di fastidio, di incompleto e di confuso.
#immaginaDÍ #disegno #illustrazione #pittura
#hikikomori #altoadige #disegnoamatita
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L’opera è stata selezionata per la short List di Catalogo Aperto, iniziativa dedicata al sostegno di artiste e artisti attivi in Alto Adige e promosso dall’Ufficio Cultura della Ripartizione Cultura Italiana.
Progetto coordinato da Cooperativa19
Progetto coordinato da Cooperativa19
Le immagini di ImmaginaDÍ possono essere acquistate.
Altre immagini sono visibili su:
https://vstecchi.wixsite.com/valentinastecchi
https://vstecchi.wixsite.com/valentinastecchi
